di Mario Marconcini
Cos’è il francobollo
Il francobollo, dal punto di vista prettamente tecnico, è una carta-valore, che riporta il valore corrispondente stampato sulla faccia anteriore, solitamente accompagnato a una immagine monocroma o policroma (e da ulteriori informazioni relative all’evento celebrato in caso di francobolli commemorativi), e che presenta la parte posteriore gommata o adesiva per facilitarne la funzione di affrancatura. I francobolli sono emessi in fogli o in libretti, in cui i diversi esemplari sono separati tra loro da particolari perforazioni, che ne vanno a costituire la c.d. dentellatura, o da incisioni, sempre al fine di favorire la separazione dei singoli francobolli per il loro impiego.
Quali requisiti deve avere il francobollo per essere destinato alla collezione
Il valore dell’oggetto da collezione è dato prima di tutto dalla sua integrità, solo in seconda battuta dalla rarità.
- Assenza di falsificazioni. Anzitutto, il francobollo deve essere originale e non deve essere stato oggetto di riparazioni, ridentellature, rigommature, modifiche della stampa originale e altre azioni che incidono sulle condizioni originali del prodotto andando a rappresentare delle vere e proprie falsificazioni.
- Conservazione. La carta deve essere integra e non presentare problematiche come tracce di ossidazione, di incrostazioni o aderenze, macchie di muffa o funghi o altre simili irregolarità, che toglierebbero buona parte del valore al francobollo nuovo, mentre per i francobolli usati ci sono più blandi criteri di valutazione dello stato di conservazione.
Quali requisiti incidono sul valore del francobollo
Se i requisiti sopra elencati devono essere tutti rispettati per ascrivere il francobollo tra quelli collezionabili, da soli non bastano a conferirgli particolare valore.
Il valore di un francobollo, cioè il suo prezzo più o meno elevato, è dovuto anche ad altri ulteriori fattori, quali:
- Gomma integra (solo per i francobolli nuovi). Nei francobolli nuovi sono di estrema importanza le condizioni della gomma, che deve essere integra, Abbiamo anticipato, però, che questo vale solo per i francobolli nuovi, perché i timbrati (usati) non hanno più, ovviamente, la gomma, che è stata usata per l’affrancatura.
- Dentellatura. Se, nel tagliare il foglio lungo la dentellatura, si strappano malamente uno o più dentelli il francobollo è ancora valido per l’affrancatura ma perde notevolmente valore ai fini della collezione. La dentellatura, infatti, è uno dei requisiti essenziali del francobollo da collezione: deve essere il più possibile integra in tutte le sue parti.
- Centratura. Si deve ricordare che la plastica delle perforatrici è nata nel 1954, originariamente e per molti anni le macchine che effettuavano la perforazione lavoravano “cieche”, non c’era la perfezione di oggi, perciò la posizione dell’immagine esattamente al centro del francobollo era piuttosto rara, più frequentemente si trovano immagini spostate verso uno dei quattro lati o verso uno degli angoli. Lo stesso francobollo, con immagine più o meno centrata può avere valutazioni diverse.
Ricapitolando, i francobolli, per avere valore a fini di collezione devono:
- essere originali, non falsificati o contraffatti;
- per i francobolli nuovi, avere la gomma integra e non attaccata da ossidi o con carta aggiunta (linguella);
- per i francobolli timbrati avere il timbro originale, con inchiostro originale;
- avere la dentellatura deve essere perfetta, originale, senza dentelli ricostruiti artificialmente.